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Frisone (e allevatori) da Parmigiano Reggiano

Si è svolta  dal 25 al 27 novembre Bovimac, la fiera specialistica dedicata alla vacca da latte della Fiera Millenaria di Gonzaga, in provincia di Mantova. Due eventi in particolare hanno interessato da vicino il mondo del Parmigiano Reggiano. Il primo è stato la 29a Mostra Provinciale Bovina Interprovinciale del Comprensorio del Parmigiano Reggiano, svoltasi sabato 26 e domenica 27 novembre. Sempre nella giornata di sabato si è svolto invece il convegno sul “Il futuro della selezione nella vacca da Parmigiano Reggiano”.

Nel convegno, a cura di Consorzio Parmigiano Reggiano, Anafibj, Aral ed Araer, il vice presidente del Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano Kristian Minelli ha illustrato le strategie che orientano le azioni del Consorzio, che declina la sua azione e la sua strategia con molta attenzione anche al settore della produzione primaria per un allevamento sempre più attento alle nuove esigenze del consumatore, rivolte a benessere animale, sostenibilità ridotto utilizzo di farmaci. Marco Nocetti, del Servizio Produzione Primaria, ha descritto i passaggi pratici con cui questa strategia di attenzione alle stalle procede e si concretizza. Infine Maurizio Marusi di Anafibj ha illustrato il lavoro presente e futuro della Associazione per sviluppare –con indici sempre più perfezionati e mirati, quella vacca Frisona da Parmigiano Reggiano che sempre più si sta delineando: produttiva, ma in forme di formaggio, resistente, longeva, sostenibile.

Sarà così la nuova Frisona da Parmigiano Reggiano, ma in parte c’è già, come si è visto nella Mostra, caratterizzata in modo da raccontare come il Consorzio, in collaborazione con Anafibj, intenda orientare la selezione delle vacche del comprensorio.

Sono stati assegnati, infatti, alcuni premi di nuova concezione:

Per ogni categoria di animali è stato premiato l’animale con più alto valore genetico ICS-PR (Indice Caseificazione Sostenibilità PR), l’indice che il Consorzio e Anafibj hanno messo a punto e che valorizza una genetica orientata a fare formaggio (più che latte) e a farlo in un modo sostenibile, che oggi vuol dire in particolare potendo ridurre l’utilizzo di farmaci, cosa più fattibile con animali più resistenti alle mastiti.

Sono state premiate le quattro vacche in vita top per numero di forme prodotte in carriera, cioè con molte lattazioni (indice di longevità), molta resa (alti titoli, cellule basse): animali che fino ad ora hanno prodotto quasi 250 forme ognuna!

Infine sono stati “laureati” cinque allevatori Master Breeder, premiati sulla scorta del seguente calcolo riferito complessivamente alla loro mandria:

  • 25% produzione: Kg Parmigiano Reggiano/gg/vita
  • 15% morfologia: media migliori punteggi x vacca viva
  • 40% cellule: media cellule anno
  • 5% longevità: n. lattazioni medio animali in stalla
  • 25% fertilità: vacche gravide a 120 gg

Classifica top vacche in vita per kg grana prodotti in carriera considerando solo:
Vacche nate in comprensorio
Con padre e madre conosciuti
Le “Vacche longeve” presenti in mostra: a sx Zial Jordan Fendy E 92-5E, 11 anni, 9 parti e oltre 1.000 quintali di latte prodotti in carriera (Soc. Agr. Bertoletta di Zilocchi – MN) e a dx Da.Ma. Sparry Iride Red, 12 anni, 8
parti e 926 quintali di latte prodotti in carriera al 3,84% di proteina che
equivalgono a 214 forme di Parmigiano reggiano prodotte (Allevamento frisona
di Caramaschi Alberto – RE).