Si è parlato di comunicazione all’allevatore questa mattina a Cremona, nella cornice delle Fiere zootecniche internazionali, durante il convegno organizzato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Tema attualissimo, perché per realtà di eccellenza come quella del Parmigiano Reggiano è necessario che la sua base produttiva condivida in maniera sempre più omogenea modalità di allevamento coerenti con alcune direttrici strategiche, quali il benessere animale, la sostenibilità, il ridotto utilizzo di antibiotici.
Il modo di allevare è, infatti, sempre più un fattore di qualità del formaggio, richiesto dal consumatore e necessario per creare maggior valore finale.
La qualità di processo, insomma, affianca la qualità di prodotto.
Ecco perché è necessario comunicare con l’allevatore per trasmettergli in maniera efficace e sempre aggiornata il bagaglio di informazioni e nozioni tecniche necessarie, che possano tradursi in lavoro di ogni giorno nella stalla e alzare così l’asticella della qualità di processo.
Per questo è nato il Sistema Alleva: comunicare agli allevatori da Parmigiano Reggiano ed aggregare attorno ad esso, con focus sui temi tecnici di maggiore rilevanza, una comunità di allevatori sempre più numerosa tra i conferenti latte del Comprensorio.
Il Sistema Alleva è andato arricchendosi in questi ultimissimi anni di nuove articolazioni per aumentare la sua efficacia nel trasferire informazioni agli allevatori. Tra queste convegni nell’ambito delle Fiere zootecniche principali, considerando che quanto è di interesse per un produttore di latte da Parmigiano Reggiano in genere lo è per qualunque allevatore.
Il tema della comunicazione all’allevatore, dalla prospettiva del Parmigiano Reggiano, è stato trattato nel convegno a Cremona in una serie di interventi che hanno fornito spunti di grande interesse.
Ha iniziato Gaetano Cappelli, responsabile del Servizio di Produzione Primaria, che ha riassunto nelle sue varie componenti il Sistema Alleva, i suoi obiettivi e modi e tempi in cui è diventata l’attuale piattaforma ricca di contenuti tecnici, spesso generati al suo interno grazie a convegni, corsi di formazione, webinar, che trovano poi diffusione attraverso il sito AllevaWeb, la newsletter, il Magazine e la pagina Facebook.
A seguire un approfondimento su come comunicare – considerando le specificità della comunicazione all’allevatore che è cosa assai diversa da quella verso il consumatore finale – è stato svolto dai relatori successivi, tutti con una esperienza importante nel settore: Luca Acerbis, Claudio Mariani, Mauro Marmiroli hanno abbracciato il vasto campo della comunicazione all’allevatore nelle sue declinazioni, dalle più classiche – la forma scritta – arrivando ai social, ai podcast e all’interazione tra queste modalità.
Relatore finale, a rappresentare anche fisicamente il collegamento sempre più stretto tra ciò che si fa in stalla (e come lo si fa) è le possibilità di conquistare i mercati, il responsabile marketing del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Carmine Forbuso.
Relazioni interessanti e originali, con i video integrali che a breve troverete a fondo pagina.
Il convegno si è concluso con la premiazione di una stalla che da anni riesce a coniugare prestazioni eccellenti con il massimo benessere animale, per il quale anno dopo anno si mantiene ai vertici delle graduatorie nelle valutazioni specifiche: è l’azienda Ancellotti di Varano de’ Melegari, in provincia di Parma.
Una stalla che bene incarna alcune delle direttrici strategiche per chi fa latte da Parmigiano Reggiano, con in testa proprio l’attenzione estrema al benessere animale che trova sempre nuove applicazioni come il pascolo per le asciutte o le caratteristiche della vitellaia.
Il premio è stato ritirato da Matteo Ancellotti, rappresentante della seconda generazione di Ancellotti ma già ottimamente sintonizzata sulle frequenze tipiche della casa.