La decisione del Comitato UNESCO, formalizzata oggi, è un riconoscimento che valorizza non solo le pratiche culinarie, ma l’intero sistema che le rende possibili: allevamenti, produzioni agricole, trasformazioni, tecniche artigianali, professionalità diffuse.

Per le filiere lattiero-casearie, e in particolare per i grandi formaggi Dop come il Parmigiano Reggiano, ne derivano nuove responsabilità in termini di garanzia, autenticità e comunicazione.

Il riconoscimento UNESCO riguarda direttamente anche gli allevamenti: porterà maggiore attenzione alla filiera, richiederà maggiore responsabilità nella narrazione tecnica del prodotto, condurrà a una maggiore attesa da parte del consumatore verso trasparenza e autenticità.

La qualità percepita dal consumatore e quella prodotta in azienda devono quindi convergere sempre di più, perché la sensibilità verso l’origine e la storia del cibo cresce e diventa parte della valutazione complessiva del prodotto.

Ciò che accade in stalla entra a far parte del racconto che accompagna il prodotto fino al consumatore, affiancando sempre di più la dimensione commerciale.