Il 6 settembre 2023 il Ministero della Salute ha pubblicato un decreto dal titolo: “Definizione delle modalità di erogazione dei programmi formativi in materia di sistema di identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali per gli operatori ed i professionisti degli animali, in conformità alle prescrizioni contenute in materia di formazione nell’articolo 11 del regolamento (UE) 2016/429”. (23A05686) (GU Serie Generale n.243 del 17-10-2023).
Questo decreto fissa per la prima volta l’obbligo per tutti gli allevatori di partecipare a specifici corsi sulla Sanità Animale finalizzati ad assicurare che gli operatori “acquisiscano e mantengano le conoscenze in materia di sanità animale di cui all’art. 11 del regolamento (UE) 2016/429 (Art. 1).
I contenuti dei corsi dovranno fare particolare riferimento (Art. 2) a:
a) principali malattie degli animali, comprese quelle trasmissibili all’uomo e relativo rischio di diffusione;
b) oneri ed obblighi degli operatori e dei professionisti degli animali con particolare riferimento agli obblighi di sorveglianza passiva, di notifica e di comunicazione;
c) principi di biosicurezza;
d) interazione tra sanità animale, benessere animale e salute umana;
e) buone prassi di allevamento;
f) resistenza ai trattamenti farmacologici, compresa quella antimicrobica;
L’ Allegato 1 infine regola i Contenuti del programma formativo per operatori differenziato per specie o gruppo specie di animali detenuti.
La durata minima del corso è di diciotto ore complessive, articolate in tre moduli:
1° Modulo – 8 ore. Salute degli animali;
2° Modulo – 4 ore. Sistema I&R Identificazione e registrazione;
3° Modulo – 6 ore. Biosicurezza, altri aspetti gestionali e flussi informativi, uso prudente e responsabile dei medicinali veterinari – Elementi di Antimicrobico resistenza.
I programmi formativi possono (Art. 3) essere erogati in presenza o in modalità FAD e in ogni caso devono prevedere il rilascio di un attestato di frequenza con verifica delle conoscenze acquisite mediante una prova di valutazione.
Il Decreto pone una sfida molto impegnativa alla nostra filiera dato che tutti gli allevatori (parliamo di migliaia di persone) dovranno frequentare i corsi entro un paio di anni. Tuttavia, è anche un’opportunità per accrescere il livello tecnico e di consapevolezza degli allevatori, cosa di cui c’è sempre bisogno.
Per questo il Consorzio si è attivato e, con DINAMICA (la società consortile per la formazione professionale specializzata nel comparto agroalimentare, ben nota a tutti gli agricoltori emiliani, e con cui abbiamo già spesso lavorato con soddisfazione) e l’Associazione Regionale Allevatori, sentita anche la Regione Emilia-Romagna, sta lavorando perché vangano fornite agli allevatori opportunità di adempiere alle prescrizioni del Decreto nei modi più adeguati.
Dato che i programmi, come da decreto, sono molto focalizzati sulle normative, cosa che non sorprende ed è anche comprensibile vista la finalità dei corsi, massimo sarà lo sforzo di renderli il più possibile interessanti e comprensibili per gli allevatori così che – oltre al “pezzo di carta”- questi si portino a casa qualcosa di utile per la loro impresa. Questo avverrà lavorando con partner davvero competenti nella formazione che siano in grado di coprire, oltre all’aspetto strettamente tecnico, quello didattico e comunicativo.
Appuntamento a breve per il calendario completo dei corsi.