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Parmigiano Reggiano: il mercato accelera

La seduta dell’11 luglio a Parma ha confermato un segnale ormai evidente da alcune settimane: il mercato del Parmigiano Reggiano è in fase di risalita, con quotazioni in crescita su tutte le stagionature e una domanda che si mantiene vivace.

Il listino pubblicato oggi dalla Borsa Merci registra aumenti diffusi, dai prodotti più giovani fino alle forme oltre i 36 mesi. Gli incrementi sono nell’ordine di dieci o venti centesimi al chilogrammo, ma la loro regolarità conferma la dinamica in atto. Anche le variazioni percentuali, comprese mediamente tra lo 0,7% e l’1,3%, indicano un movimento ordinato e continuo.

A trainare il rialzo sono in particolare le fasce intermedie e alte di stagionatura. Le forme oltre i 24 e 30 mesi, spesso destinate a segmenti di mercato a maggiore valore aggiunto, mostrano un rinnovato interesse commerciale. Il differenziale tra le diverse stagionature si mantiene stabile, segno che la progressione del prezzo riguarda in modo omogeneo l’intera curva di maturazione.

Un altro elemento rilevante è l’indicazione qualitativa del listino: “prezzi in aumento, scambi buoni”. Si tratta di una sintesi efficace della situazione attuale. I volumi circolano, le trattative si concludono con una certa fluidità e il mercato, pur senza tensioni, mostra una decisa direzione di marcia.

Una valutazione della situazione

Nel corso delle ultime settimane il Parmigiano Reggiano ha mostrato un andamento chiaro: le quotazioni hanno registrato piccoli ma costanti incrementi, seduta dopo seduta, senza mai invertire la tendenza. Anche la rilevazione dell’11 luglio conferma il quadro: i prezzi sono in aumento, gli scambi rimangono buoni, e la progressione che si era delineata già a metà giugno si consolida ulteriormente.

La dinamica ha interessato tutte le principali fasce di stagionatura, ma si è fatta particolarmente visibile nelle produzioni oltre i 24 mesi, che sembrano oggi incontrare una domanda più stabile, forse anche per effetto di una maggiore capacità di valorizzazione da parte della filiera. Gli scatti settimanali sono rimasti nell’ordine dei 10–20 centesimi al chilo, distribuiti in modo uniforme su tutte le piazze di riferimento.

Un movimento lento, ma continuo, senza correzioni, che nel complesso porta a un incremento di circa l’1,5–2% nel giro di quattro settimane.

Il dato più significativo, però, non è tanto nel numero in sé, quanto nella costanza della crescita. Il mercato si è mosso come su binari paralleli, con i diversi livelli di stagionatura che hanno mantenuto le rispettive distanze, confermando l’equilibrio tra prodotto fresco e stagionato.

A questi link al sito CLAL lo storico delle quotazioni:

https://www.clal.it/index.php?section=parmigiano_parma

https://www.clal.it/index.php?section=parmigianoRE