Grande partecipazione di tutti i convenuti (oltre 250 presenti) per un evento in cui si è data voce ai soci, ai produttori di latte e alle organizzazioni di rappresentanza del territorio, agli amministratori, per confronti e approfondimenti sui temi tecnici legati al prodotto e alla sua qualità.
Questa è stata la prima assemblea del Consorzio del Parmigiano Reggiano, totalmente dedicata ai temi della filiera, svoltasi il 14 febbraio scorso, presso il Forum Guido Monzani di Modena.
Un’assemblea prettamente tecnica pensata e realizzata per essere un momento di dialogo e confronto, di scambio di idee e proposte tra soci, amministratori, produttori, organizzazioni di rappresentanza del territorio ed esponenti della filiera.
E così è stato, con relazioni e poi interventi che spesso si trasformavano in dialoghi spontanei tra la platea e i rappresentanti del Consorzio sul palco.
I lavori della giornata sono stati divisi in tre sessioni, con un’introduzione di Riccardo Deserti, direttore del Consorzio, sul ruolo della qualità nel quadro dei regolamenti e degli strumenti di gestione della Dop Parmigiano Reggiano.
Nella prima sessione, Valentina Pizzamiglio e Alberto Marangon hanno esposto i risultati delle ricerche condotte sul ruolo della qualità: sui principi alla base della Dop, la loro evoluzione e i trend nelle caratteristiche del Parmigiano Reggiano.
Nella seconda sessione, dal titolo “Dal foraggio al latte per il formaggio: le nuove sfide per la filiera Parmigiano Reggiano”, Marco Nocetti ha spostato il focus sulla produzione primaria, parlando quindi di coltivazioni e foraggi, di mangimi, di genetica, di tecniche di mungitura, di benessere animale, di asciutta selettiva e di tutto ciò che, definendo la qualità di processo, affianca la ormai più che consolidata e riconosciuta qualità del prodotto.
Tutti i partecipanti hanno colto – al di là dei tanti contenuti tecnici delle relazioni – la novità dell’assemblea: un momento (che il presidente Bertinelli ha proposto come una esperienza da far divenire prassi del nostro mondo) in cui il Consorzio condivide riflessioni e proposte per il Parmigiano Reggiano, discutendone con chi lavora nella sua filiera.
Nel pomeriggio, dopo una la terza sessione sulle nuove tendenze di processo e caratteristiche nutrizionali del Parmigiano Reggiano, la giornata si è conclusa con un aperitivo con i soci e i produttori di latte per l’avvio delle celebrazioni del novantesimo anniversario di fondazione del Consorzio, nato il 27 luglio 1934.
«In questo periodo storico», ha dichiarato Nicola Bertinelli, «stiamo attraversando un momento di forte cambiamento, in cui si profilano con chiarezza le inevitabili rivoluzioni del futuro: il tema della sostenibilità, la gestione dei costi di produzione in uno scenario di incertezze mondiali, la tutela nella dimensione globale dei mercati e degli accordi di libero scambio, le nuove sensibilità dei consumatori.
Questi aspetti, centrali per il futuro della DOP e delle imprese della filiera, si manifesteranno in ambiti che dovranno essere governati o presidiati dal Consorzio. Abbiamo iniziato a festeggiare i 90 anni dalla fondazione, avvenuta il 27 luglio 1934 proprio sul principio della potenza dell’azione collettiva rispetto a quella dei singoli.
Ai caseifici, agli allevatori, a tutte le persone che lavorano con passione nella nostra filiera va un grande ringraziamento, perché insieme abbiamo resistito ad anni difficili e insieme fronteggeremo le sfide che costellano il futuro del Parmigiano Reggiano».