Nel corso di un recente incontro tecnico dedicato al benessere in stalla, organizzato nell’ambito delle attività divulgative del CRPA, il ricercatore Alessandro Gastaldo ha illustrato come la progettazione delle stalle a cuccette possa incidere in modo decisivo sulla salute podale e sull’integrità del mantello degli animali.
Le alterazioni del manto e le zoppie non sono eventi isolati, ma piuttosto segnali di un’interazione inadeguata tra la bovina e l’ambiente in cui vive.
A partire da questa premessa, il dr. Gastaldo ha delineato un quadro dettagliato delle criticità più frequenti e delle buone pratiche strutturali da adottare per migliorare le condizioni di benessere in stalla.
Le alterazioni del manto come indicatore di benessere
Alessandro Gastaldo ha sottolineato innanzitutto come la presenza di gonfiori, lesioni e aree prive di pelo, localizzate soprattutto nei punti di appoggio come garrese, grassella e garretto, costituisca un utile indicatore precoce di discomfort strutturale.
Secondo il sistema di valutazione messo a punto dal CRPA per il benessere in stalla, si attribuisce un punteggio pari a 0 alle bovine prive di alterazioni visibili e un punteggio pari a 1 a quelle che presentano almeno un’alterazione del manto di dimensioni superiori a 2 cm. Questo sistema consente una rilevazione immediata, utile sia in fase di audit sia per un monitoraggio aziendale sistematico.
Rischi strutturali nella stabulazione a cuccette: indicazioni EFSA
Nella sua presentazione, il dr. Gastaldo ha messo in relazione i dati raccolti in campo con le recenti linee guida dell’EFSA (2023), che identificano diverse fonti strutturali di rischio nelle stalle a cuccette. Tra i principali pericoli segnalati figurano la rigidità eccessiva delle superfici di riposo, la carenza di lettiera, le dimensioni inadeguate delle cuccette rispetto alla taglia degli animali, le corsie con pavimentazioni scivolose o troppo abrasive e le condizioni generali di sovraffollamento.
La progettazione delle stalle – ha ribadito Gastaldo – non deve limitarsi a una corretta distribuzione delle superfici, ma deve prevedere anche una funzionalità complessiva che consenta all’animale di riposare e muoversi senza ostacoli né competizioni.
Sovraffollamento: effetto su comportamento e salute
Tra gli aspetti più critici evidenziati per il benessere in stalla, il sovraffollamento assume un ruolo centrale. Alessandro Gastaldo ha ricordato che, se potessero scegliere, le bovine preferirebbero disporre di maggior spazio per coricarsi e muoversi liberamente.
Quando lo spazio è insufficiente, aumentano le interazioni aggressive, diminuiscono i tempi di riposo e si riduce la sincronia comportamentale del gruppo.
EFSA raccomanda una superficie coperta di almeno 8,6 m² per capo, e un rapporto cuccette/vacche pari o superiore a 1. Secondo i dati riportati dal dr. Gastaldo, un rapporto inferiore a 0,67 risulta molto critico e può ridurre i tempi di riposo fino al 13%, con effetti negativi su zoppie, sanità mammaria e incidenza delle lesioni da decubito.
Progettazione delle cuccette: misure e configurazioni consigliate
A partire dalle evidenze tecniche raccolte dal CRPA, il dr. Gastaldo ha illustrato le dimensioni minime consigliate per una corretta progettazione delle cuccette.
La lunghezza deve essere di almeno 2,7 m nelle cuccette contro muretto, mentre nelle versioni libere anteriormente si può scendere a 2,45 m.
La larghezza utile tra i battifianchi deve essere di circa 1,25 m, per consentire all’animale un ingresso agevole e sicuro.
Il tubo allineatore – posizionato a 1,8 m dal cordolo e a un’altezza di circa 1,25 m – svolge una duplice funzione: migliorare il livello di pulizia della cuccetta e indirizzare l’animale nella posizione corretta.
Il fermo a terra, utile per impedire il passaggio degli animali più piccoli sotto il tubo, deve però essere collocato a non più di 10 cm dal piano di calpestio.
Infine, nelle cuccette libere anteriormente, il tubo antifuga – collocato a 80 cm di altezza – serve a evitare uscite laterali non controllate.
Il ricercatore ha inoltre posto l’attenzione sull’importanza di dimensionare le cuccette sulla base del peso vivo del 20% degli animali più grandi presenti nel gruppo, criterio da applicare anche alle categorie giovanili.
Tra i modelli di battifianchi illustrati, il tipo a bandiera sagomato si è dimostrato particolarmente efficace nel guidare il corretto posizionamento dell’animale, mentre soluzioni flessibili, come il Cow Welfare Flex Air Stall, potenzialmente possono offrire una migliore ammortizzazione nei movimenti.
Superfici di riposo: lettiere e materassi a confronto
Uno dei passaggi più approfonditi della presentazione ha riguardato le superfici di riposo. Le cuccette a buca – in opera o prefabbricate – richiedono l’impiego di materiali da lettiera con caratteristiche ben definite: devono essere soffici, asciutti, non scivolosi e distribuiti in quantità adeguata.
La paglia, ha spiegato il dr. Gastaldo, si conferma il materiale di riferimento per pulizia e comfort: garantisce una buona frequentazione delle cuccette, tempi di riposo elevati e una significativa riduzione delle alterazioni del manto, con un fabbisogno di circa 3 kg per capo al giorno.
L’EFSA raccomanda uno spessore di almeno 30 cm.
Anche l’uso del separato solido si è dimostrato efficace in termini di comfort e tempo di riposo, con un quantitativo giornaliero consigliato di circa 5 kg per vacca. Tuttavia, il ricercatore ha messo in guardia sull’elevato tenore di umidità che può compromettere l’igiene e favorire la proliferazione batterica.
Nel caso delle cuccette a pavimento pieno, l’impiego di materassi richiede una gestione ancora più accurata. L’EFSA raccomanda di prevedere almeno 5 cm di lettiera sopra al materasso per limitare umidità e alterazioni del manto. Tra le soluzioni disponibili sul mercato, Gastaldo ha descritto i materassi a due o tre strati (in caucciù e gommapiuma riciclata), e quelli ad acqua, composti da una sacca liquida di 7 cm posizionata su un sottofondo in lattice di 3 cm.
La scelta, ha precisato, deve tenere conto delle esigenze specifiche dell’allevamento, della categoria allevata e delle condizioni igieniche generali.
Conclusioni operative
Alessandro Gastaldo ha infine ricordato che la prevenzione delle alterazioni del manto e delle patologie podali passa attraverso scelte strutturali consapevoli. La stalla deve essere pensata per le vacche, non solo per gli operatori.
Ogni dettaglio – dalle misure delle cuccette alla composizione del materasso, dalla quantità di lettiera alla gestione dello spazio – può fare la differenza tra una mandria sana e una mandria problematica.
Gli elementi esposti non costituiscono semplici raccomandazioni, ma indicazioni tecniche fondate su dati sperimentali e sull’esperienza maturata in anni di osservazione sul campo. Rispettare le linee guida europee, e al contempo adattarle alle condizioni specifiche di ogni realtà produttiva, rappresenta oggi un’opportunità concreta per migliorare la sostenibilità, il benessere e l’efficienza degli allevamenti da latte.
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Nel contesto della produzione del Parmigiano Reggiano, il benessere animale non è solo un valore etico, ma un requisito fondamentale per garantire la qualità del prodotto finale. Le vacche devono essere allevate in ambienti che promuovano il comfort, con particolare attenzione alla progettazione delle cuccette e alla scelta delle lettiere. Le dimensioni delle cuccette e la gestione dello spazio devono essere pensate per il benessere dell’animale, evitando il sovraffollamento e garantendo un ambiente pulito e confortevole. Questo approccio non solo rispetta le normative, ma contribuisce direttamente alla salute delle vacche e alla qualità del latte prodotto. Quanto all’utilizzo del separato solido come materiale per le lettiere, va sempre ricordato e considerato che esso è un materiale insidioso, ad alto rischio e richiede una gestione attenta. Se non adeguatamente trattato e mantenuto, il separato può presentare elevati livelli di umidità e carica microbica, aumentando il rischio di mastiti e compromettendo la qualità del latte destinato alla produzione del Parmigiano Reggiano.