Non è un gestionale, uno dei molti a disposizione delle aziende, e nemmeno un software per il bilancio aziendale.
Del resto non è stato pensato per questo. L’idea era quella di creare uno strumento agile, di facile comprensione, immediato, per permettere all’allevatore di avere in ogni momento il polso della situazione aziendale rispetto alle direttrici chiave della sua stalla.
Questo è Herd-Up.
Si tratta di un servizio che ANAFIBJ fornisce gratuitamente ai propri soci e che, a fronte di un minimo impegno da parte dell’allevatore, rende una mole di informazioni e di suggerimenti di estremo valore.
Herd-Up attinge al serbatoio dei dati di ANAFIBJ derivanti dai controlli funzionali e dal calcolo degli indici effettuato da ANAFIBJ stessa, e quindi non chiede all’allevatore di “travasare” in esso dati dal gestionale (o dai gestionali) in uso. Non è necessario installare alcun nuovo software ed è compatibile con tutti i sistemi operativi in commercio.
Quello che deve fare l’allevatore è semplicemente accedere tramite il sito ANAFIBJ e, utilizzando l’utenza SIALL, entrare nell’ambiente virtuale di elaborazione dove potrà consultare, visualizzare e stampare tutte le informazioni riguardanti la propria azienda in termini di indici genetici, fecondazioni, valutazioni morfologiche.
Non solo.
Potrà osservare come si posiziona la sua stalla in termini di redditività e simulare l’effetto di variazioni inserendo nuovi dati rispetto a quelli presenti, ricavando così preziose informazioni sull’efficienza economica dell’azienda nella situazione presente, ma anche in ipotetiche situazioni future.
Disponibile da un paio d’anni, Herd-Up è stato recentemente perfezionato, con nuove funzionalità, ritagliandosi uno spazio crescente tra gli strumenti “intelligenti” a sostegno dell’allevatore.
Sono due le colonne portanti di Herd-Up: la parte genetica e quella delle simulazioni economiche.
Riguardo alla prima, il servizio offre un quadro dei 10 tori più frequenti nelle pluripare, primipare, manze e vitelle, dando un colpo d’occhio complessivo sulle linee genetiche presenti e sul relativo livello di PFT, IES o ICS-PR; viene mostrata poi la distribuzione degli animali attivi per PFT, IES, ICS-PR, kg di proteina, Tipo, ICM e fertilità delle figlie, cosa che aiuta a capire se per ciascuno di questi aspetti la mandria sta migliorando, è stabile o peggiora.
Ma dove Herd-Up si supera è nella funzionalità relativa alle simulazioni economiche, offrendo praticamente in tempo reale una quantità di informazioni economiche all’allevatore della massima utilità.
Ci sono le valutazioni e i costi associati all’età al primo parto, in combinazione con mortalità di vacche e vitelli, e l’indicazione puntuale della necessità di rimonta.
E poi c’è la simulazione riguardante gli IOFC, i ricavi al netto dei costi alimentari della stalla.
Lo schema è lo stesso: è impostata un’analisi base con dei parametri medi, ma ogni allevatore può inserire i parametri economici specifici della propria azienda e questo gli permette di avere numeri precisi (non impressioni o supposizioni) di quando effettivamente la sua mandria cominci a produrre reddito e di come le cose potrebbero cambiare al modificare di questo o quel parametro.
Come detto, all’allevatore (ma attenzione: egli può delegare ingresso e valutazione dei dati anche al suo tecnico di fiducia, veterinario o nutrizionista) non è richiesto di inserire dati, se non in fase di proiezioni, perché Herd-Up “conosce” già tutti i dati produttivi e gestionali raccolti durante il controllo funzionale: numero di soggetti per categoria (vitelle, manze, primipare, secondipare e pluripare), produzione in carriera, giorni di lattazione e costi di un kg di sostanza secca, prezzo del latte, costo alimentare delle manze e peso vivo medio.
Su questi dati genera le indicazioni di default. Ognuno può modificare poi uno di questi parametri sull’interfaccia (ad esempio un diverso prezzo del latte o costo del kg di sostanza secca) per avere il dato perfettamente aderente alla sua specifica realtà.
Le informazioni sono fornite graficamente con un sistema di diversi colori, a semaforo (verde per dato positivo, giallo per dato stabile, rosso per dato in peggioramento) che rende immediata la loro percezione.
Altrettanto chiare e comprensibili sono le schede relative alla simulazione economica dei profitti al netto dell’alimentazione, come è possibile vedere nell’illustrazione.
Si può così vedere il momento in cui l’azienda comincia ad avere un ritorno dagli investimenti fatti per portare una manza al parto. La linea verde indica l’andamento dei ricavi e il momento in cui si raggiunge il punto di pareggio.
Questo è Herd-Up per come è ora, ed è già molto.
Ma già si lavora per nuove potenzialità alla luce delle esigenze a cui deve fare fronte l’allevamento in materia di sostenibilità.
Grazie a una collaborazione con l’Università di Milano è in fase avanzata di realizzazione una funzionalità legata all’impronta di carbonio del litro di latte prodotto.
Lo schema sarà il medesimo: i numeri aziendali saranno confrontati con una base dati nota, frutto di lavori specifici sull’LCA realizzati in aziende da latte, che hanno fotografato le loro carbon footprint. Questo darà modo a Herd-Up di generare un valore per la specifica azienda su quanta CO2 equivalente emetterà per un litro di latte prodotto.
Ovviamente non sarà una certificazione – come nello spirito di Herd-Up – ma un utile valore di riferimento, indicativo di una situazione e di come essa potrebbe variare alla luce di cambi e aggiustamenti, secondo le modalità di simulazione visti per la parte di redditività.
Tutto quanto è stato descritto finora è a portata di click (gratuitamente e con il plus di essere fornito da un ente super partes) sul computer di ogni allevatore associato ad ANAFIBJ.
E un consiglio finale: testarne direttamente l’operatività non potrà che aggiungere indicazioni e spunti ulteriori, rendendo Herd-Up un compagno di lavoro quotidiano.
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