Per il Parmigiano Reggiano il divieto all’uso degli insilati nella alimentazione delle bovine è legato alla necessità di evitare che spore di clostridi possano contaminare il formaggio e successivamente danneggiare le forme, oltre ovviamente a tutelare sapore, colore e odore caratteristici di questa DOP.
Ma una Frisona con le prestazioni attuali può fare a meno degli insilati?
Gli insilati, soprattutto se di mais, in virtù del loro essere umidi e fermentati, hanno un’elevata digeribilità e apportano un amido ad elevata fermentescibilità ruminale, per cui sono molto interessanti per ridurre il bilancio energetico e amminoacidico negativo tipico della prima fase di lattazione.
Sostituirli con i fieni inevitabilmente riduce anche drasticamente la concentrazione energetica della razione, e l’aumento dei concentrati ha un limite fisiologico legato al pH ruminale e alla produzione di endotossine.
È assolutamente necessario che la digeribilità dei fieni, intesa come degradabilità ruminale, sia molto elevata, come anche il loro valore nutritivo.
In questo tipo di razioni, quando per infiniti motivi non si dispone di fieni ad alta digeribilità, a fronte di un eccessivo calo di condizione corporea e di insufficiente fertilità, oppure semplicemente di bassa produzione e ridotta concentrazione di caseina del latte, si è tentati di ridurre il rapporto foraggi/concentrati della razione aumentando i concentrati, soprattutto quelli amidacei.
Oltre ad essere contro le indicazioni del disciplinare, un aumento eccessivo di amido causa una riduzione del pH ruminale che riduce ulteriormente la digeribilità della fibra e aumenta la quantità di endotossine prodotte dal rumine a causa della morte dei batteri gram-negativi.
Puntare sulla qualità dei foraggi è quindi l’unica via percorribile. Affinando le scelte delle migliori cultivar, e migliorando la coltivazione, la raccolta e la conservazione dei foraggi affienati, ci sono ampi margini di miglioramento per arrivare a coprire i fabbisogni nutritivi.
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Questa è una sintesi dell’articolo di Alessandro Fantini: “Si possono eliminare (senza danni) gli insilati dalla dieta delle bovine da latte?” pubblicato su Ruminantia in collaborazione con il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano.
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