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Frisona e Parmigiano Reggiano: si può fare

📌 Sintesi dell’articolo di Alessandro Fantini. “È opportuno allevare la Frisona per fare il Parmigiano Reggiano? pubblicato su Ruminantia, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Nel comprensorio del Parmigiano Reggiano si concentra una parte importante dell’allevamento della Frisona italiana. Una razza selezionata per l’alta produzione, ma con esigenze nutrizionali elevate, che possono entrare in tensione con i vincoli imposti dal disciplinare del formaggio DOP.

Alessandro Fantini ha affrontato in un articolo su Ruminantia, il secondo della serie prevista in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano, la questione chiave: è opportuno, e sostenibile, allevare la Frisona per produrre latte destinato al Parmigiano Reggiano?

Nel comprensorio di produzione, le aziende devono attenersi a regole precise, che già sappiamo, ma che riepiloghiamo per comodità:

  • divieto di insilati,
  • esclusione di alcuni alimenti ad alta densità energetica (cotone, grassi rumino-protetti, semi oleosi in eccesso),
  • obbligo di una razione con almeno il 50% di foraggi (sulla sostanza secca),
  • almeno il 75% dei foraggi deve essere prodotto nel comprensorio, di cui la metà in azienda.

Queste condizioni limitano la possibilità di formulare razioni ad alta concentrazione energetica, soprattutto per le bovine nei primi mesi di lattazione. Secondo le indicazioni NASEM 2021, i valori consigliati di energia netta di lattazione (ENl) per primipare e pluripare superano i livelli mediamente ottenibili con le razioni PR.

Per valutare l’impatto concreto di questi vincoli sulla produttività e sulla fertilità della Frisona, con il supporto dei dati di ANAFIBJ, l’articolo di Alessandro Fantini ha confrontato due gruppi di allevamenti:

  • aziende che producono latte per il Parmigiano Reggiano (PR);
  • aziende non vincolate al disciplinare (noPR), ma nella stessa area geografica.

Dall’analisi sono emersi i seguenti dati:

  • genetica (PFT): leggermente più alta nei PR;
  • produzione di latte: inferiore nei PR, con uno scarto fino a 2,4 kg/die;
  • grasso nel latte: superiore nei noPR;
  • proteine: simili.
  • cellule somatiche: migliori nei PR.
  • fertilità (intervallo parto-concepimento e fecondazioni per gravidanza): dati sovrapponibili, con un lieve vantaggio per i PR.

Conclusioni?

I dati suggeriscono che la gestione alimentare imposta dal disciplinare, pur più limitante in termini di energia, non compromette significativamente le performance riproduttive, né penalizza la concentrazione proteica del latte.

In altri termini, la Frisona può essere allevata con successo anche nel contesto del Parmigiano Reggiano, a patto di applicare una gestione attenta, razioni bilanciate nei limiti consentiti, e strategie riproduttive mirate.