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Genomica per la vacca da Parmigiano Reggiano: due seminari tecnici da non perdere

Con la selezione si può fare ancora molto, oltre a quanto si è già fatto finora. È innegabile che negli anni i progressi genetici delle bovine da latte, in primo luogo della Frisona, sono stati incredibili e si misurano non solo in quintali di latte prodotti in più da ogni capo all’anno, ma anche in termini di titoli e di quantità di formaggio ricavabile da ogni lattazione.

Questo è un punto di arrivo che ora diventa il punto di partenza per i nuovi traguardi che le circostanze attuali (in particolare il tema della sostenibilità e le pressioni del consumatore su benessere animale e consumo di antibiotici) impongono.

Non si può pensare di centrare questi nuovi traguardi, obbligati per tutti ma, più urgenti per chi fa latte da Parmigiano Reggiano, solo lavorando sulla tecnica di allevamento, sulle strutture, sull’alimentazione.

Serve, come è servito in passato quando le esigenze erano diverse, la leva della selezione, per arrivare a un animale “nuovo”: produttivo, ma più resistente, che si ammali meno e quindi richieda meno farmaci, che trasformi più efficacemente in formaggio ciò che mangia, che si adatti meglio ai cambiamenti climatici e alle situazioni stressanti.

È l’identikit della bovina da Parmigiano Reggiano che il Consorzio ha tracciato e verso cui sono orientati gli sforzi congiunti di tutti coloro che, a vario titolo, possono dare un contributo concreto a questo percorso di miglioramento.

In prima fila, in una fruttuosa partnership con il Consorzio, c’è da tempo ANAFIBJ. L’indice di selezione ICS-PR è un elemento chiave per la selezione di questa nuova bovina, ma c’è altro. C’è infatti la grande opportunità che offre la genomica per arrivare rapidamente a individuare quei soggetti che meglio di altri già possiedono un bagaglio genetico ottimale, su cui lavorare.

A livello di azienda, naturalmente, aumentando la percentuale di genotipizzazioni sulle bovine presenti nelle stalle per avere una mole sempre più ampia di informazioni.

Ma ci si sta muovendo anche a un livello superiore, come lo dimostra il progetto “Vacca da Parmigiano Reggiano” che coinvolge Consorzio del Parmigiano Reggiano, ANAFIBJ e Zoetis.

E di tutto questo (scarica la locandina che trovi a fondo pagina) si parlerà in due seminari tecnici, rispettivamente a Reggio Emilia e a Parma, lunedì 8 maggio, ore 19,30 (Reggio Emilia) e lunedì 15, ore 19.30 (Parma).

Titolo dei seminari: “La genomica come strategia a supporto del benessere e della sostenibilità nella vacca da Parmigiano Reggiano”.

Il seminario di Reggio Emilia avrà luogo nella sede del Consorzio in via Kennedy 18; il seminario di Parma presso la sezione di Parma del Consorzio, in Strada dei mercati 9/e.

Attenzione: per accedere all’evento è necessario registrarsi!

QUI per il seminario di Reggio Emilia.

QUI per il seminario di Parma.