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Il report benessere AIA: uno strumento di facile utilizzo

L’Associazione italiana allevatori ha creato un report che consente la valutazione del livello di rischio per il benessere degli animali allevati in un’azienda di bovine a indirizzo produttivo latte.

Questo report descrive la condizione dell’allevamento utilizzando i dati individuali raccolti durante i controlli funzionali, cioè attraverso la rilevazione dei dati produttivi, riproduttivi e vitali di tutte le bovine presenti in stalla.


La valutazione che ne deriva è la traduzione pratica della stima animal-based del rischio aziendale relativamente alle condizioni di benessere come richiesto dalle Opinioni dell’Efsa, che ha stabilito che queste, oltre che essere rilevabili attraverso le misurazioni aziendali (resource and management-based measures), devono essere rilevate anche attraverso misurazioni individuali (animal-based measures) in quanto queste rappresentano utili indicatori precoci di malessere dato che il singolo animale può reagire in modo di- verso a condizioni ambientali simili.
La rilevazione e la valutazione dell’adeguatezza delle strutture e del management aziendale rientra in procedure istituzionali volte a verificare la corrispondenza degli allevamenti bovini ai requisiti di legge e agli standard di benessere, e sono utilizzate per evidenziare rischi che potenzialmente ne possono ridurre il livello.

L’utilizzo anche dei dati dei controlli funzionali consente invece di monitorare a intervalli regolari lo stato di benessere degli animali per evidenziare problemi urgenti ed importanti via via che concretamente si manifestano.


Queste due informazioni, assieme, si completano e forniscono il quadro delle condizioni di benessere animale aziendale.

Gli indicatori animal-based possono essere di due tipi: indicatori soggettivi e indicatori oggettivi.

I primi, propriamente basati sulla professione medico veterinaria sono basati sulla raccolta di sintomatologie, lesioni, disturbi comportamentali da ricondurre a specifiche patologie che comportano una situazione di non benessere; generalmente vengono espressi in punteggi (score) e richiedono necessità di formazione per ottenere una standardizzazione della raccolta dati (es.: lesioni sugli arti, qualità delle feci, respirazione, locomozione, ecc).

I secondi si basano su vere e proprie misurazioni standardizzate, interpretate con modalità statistiche pure standardizzate, che esprimono la performance riproduttiva, produttiva e sanitaria del singolo capo e dell’allevamento: in tale ambito la scelta che è stata fatta dall’Aia è quella di valutare il benessere attraverso la risposta degli animali. L’indicatore evidenzia come gli animali rispondono alle condizioni strutturali e manageriali.

La scelta degli indicatori è stata fatta in modo da coprire le aree che l’Efsa suggerisce di tenere sotto controllo per una adeguata valutazione del benessere. Sulla base della registrazione di contenuti di grasso e proteina del latte, numero di cellule somatiche nel latte, giorni di latta- zione e ordine di parto, possono venire calcolati gli indicatori di chetosi, acidosi, mastite, regolarità riproduttiva e longevità.

Questi indicatori sono raccolti in un report (Tondo. A., 2014 How performance recording data can reveal herd animal welfare level: building an useful tool for Italian breeders. Icar proceedings Berlin 2014) di facile utilizzo (Fig. 1) che consente di valutare routinariamente in modo oggettivo il rischio aziendale relativamente alle condizioni di benessere degli animali (su un intervallo di tempo di un anno o per ciascun giorno di controllo funzionale) su tutti gli allevamenti iscritti ai controlli funzionali.

Cinque indicatori separati

I dati individuali che vengono elaborati per valutare il benessere animale aziendale forniscono cinque indicatori separati che, opportunamente aggregati, quantificano il livello di rischio benessere globale dell’allevamento.

Chetosi e acidosi sono indicatori di dismetabolie da cause alimentari; mastite e irregolarità riproduttiva sono indicatori di stati patologici imputabili a pratiche di allevamento e alle condizioni di detenzione; longevità è indicatore della correttezza alimentare e delle condizioni di tenuta e di salute degli animali.

Per ogni indicatore sono state individuate soglie di riferimento che permettono di definire il benessere riferibile a quel parametro come buono, sufficiente o a rischio; i cinque indicatori vengono poi aggregati secondo un modello di calcolo che fornisce un indicatore globale capace di esprimere in forma sintetica il livello di rischio per il benessere animale dell’azienda sul periodo prescelto: letto come valore numerico indica condizioni progressivamente peggiori di benessere all’aumentare del valore, ossia esprime l’aumento del rischio benessere della mandria.


In una condizione ottimale il punteggio sarà perciò di 5 (cioè 005: tutti gli indicatori rientrano nella classe “buono”) mentre la condizione peggiore sarà rappresentata da un punteggio di 500 in cui tutti gli indicatori rientrano nella classe “a rischio”.

Il report che l’Aia propone rappresenta uno strumento di particolare efficacia e utilità per dare consulenza a tutti gli allevamenti i cui animali sono esposti a un elevato rischio per il benessere in modo che vengano rimosse le cause che incidono negativamente.

Infatti, una volta evidenziato dall’indicatore che un allevamento presenta forti fattori di rischio per il benessere, l’esame analitico consente di individuare quali indicatori causano queste condizioni di rischio. In questo modo è possibile da parte dell’allevatore e dei consulenti attivare gli interventi e le azioni che possono rimuovere o attenuare i fattori di rischio.

La particolare efficacia della procedura discende, oltre che dalla affidabilità dei dati di base, anche dalla continuità e frequenza dei rilevamenti (4-6 settimane) dei controlli funzionali. Ciò permette un monitoraggio sistematico e continuato tale da favorire interventi tempestivi per una rapida rimozione dei fattori di rischio per il benessere degli animali.

Alessia Tondo

Ufficio Studi Associazione Italiana Allevatori