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Tornano i  “Caseifici Aperti” del Parmigiano Reggiano

Il Parmigiano Reggiano è molto più che un semplice formaggio: è un sistema integrato di produzione, valorizzazione e tutela, in cui la comunicazione e il marketing sono parte integrante della strategia di difesa del reddito di tutti gli attori della filiera, a partire dagli allevatori.

E tra gli eventi di maggiore impatto in questo senso c’è sicuramente l’iniziativa Caseifici Aperti” del Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Con un budget complessivo di 1,48 milioni di euro (di cui il 77% destinato alla diffusione del messaggio su scala nazionale), l’iniziativa è supportata da una campagna integrata multicanale che include:

  • affissioni in stazioni ferroviarie e su mezzi pubblici urbani a Milano e Roma;
  • spot e contenuti editoriali su radio, web e stampa specializzata (es. La Cucina Italiana, Food&Wine);
  • digital advertising e attivazione di content creator e influencer.

Il format include anche eventi collaterali urbani (a Modena, Reggio Emilia, Parma) che, pur essendo esterni al circuito caseario, fungono da piattaforme promozionali sinergiche.

Durante i due giorni, i caseifici partecipanti proporranno:

  • visite agli impianti di produzione e stagionatura;
  • degustazioni guidate e pranzi tematici;
  • attività per famiglie e bambini, con laboratori sul latte e spettacoli;
  • dimostrazioni ed esposizioni artistiche.

Momento centrale dell’iniziativa il 12 e 13 aprile con la possibilità di visitare i 49 caseifici aderenti all’iniziativa, nelle cinque province di origine, con l’obiettivo di consolidare il legame tra consumatori e prodotto, rafforzando il posizionamento del Parmigiano Reggiano attraverso un’esperienza diretta e immersiva.

È quello che si definisce marketing esperienziale, basato su visite guidate, attività divulgative e contatto diretto con la realtà produttiva, per mostrare che il valore del prodotto non risiede solo nelle sue caratteristiche organolettiche, ma anche nel territorio, nel lavoro e nelle competenze diffuse che lo generano.

Anche questi elementi, pur non direttamente produttivi, incidono sul valore reputazionale della DOP, contribuendo alla sua distintività e giustificando un premium price che ha ricadute positive su tutta la filiera.

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