L’uscita della quinta relazione nazionale con l’analisi e i trend delle vendite di antibiotici in Italia per l’anno 2022, avvenuta nel dicembre scorso, è stata l’occasione per mettere sotto i riflettori un tema sul quale le cifre mostrano una situazione nettamente migliore di quanto non sia spesso la percezione generale da parte del consumatore o la narrazione sui media (a questo link l’articolo pubblicato su Ruminantia e a questo link la relazione dell’Esvac).
Anche per il 2022, infatti, nel nostro Paese si conferma un trend che mostra una diminuzione delle vendite degli antibiotici nel settore veterinario, con particolare evidenza per l’allevamento animale per produzione di latte e carne.
Percentuali importanti, con una riduzione del 46,6% dal 2016 al 2022, percentuale che diventa del 62,7% se riferita al 2010.
È un dato di fatto quindi che l’impegno del settore zootecnico nella lotta alle resistenze batteriche, che vede nell’uso consapevole e mirato dell’antibiotico uno dei suoi punti di maggiore rilievo, stia dando i frutti desiderati, a tutto vantaggio della salute collettiva.
Per il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano da anni il tema dell’uso consapevole dell’antibiotico e della lotta alle antibiotico-resistenze è strategico ed ha visto nel tempo la messa a terra di una serie nutrita di iniziative, di formazione e informazione, presso i produttori di latte del Comprensorio per sensibilizzare al tema e perfezionare in tal senso l’attività in stalla.
Il Consorzio è intervenuto anche mettendo a disposizione delle stalle risorse proprie, come è avvenuto in occasione del recente Bando Benessere Animale, che nell’edizione 2022 è stato implementato con una parte relativa proprio al consumo di farmaci nella stalla.
Nel dettaglio, è stato inserito tra i fattori premianti l’uso contenuto di farmaci, con particolare riferimento alla pratica dell’asciutta selettiva e alle DDD (“Defined Daily Dose”) l’unità standardizzata di misura dei farmaci utilizzati, ad esempio in un allevamento).
Basta osservare il grafico sull’andamento delle DDD nel triennio 2020-2023 per rendersi conto di quanto il Bando abbia avuto un impatto positivo nelle stalle da Parmigiano Reggiano, certificando un percorso virtuoso di riduzione del consumo di antibiotici importante e continuativo, che si accompagna – in maniera non casuale – a un miglioramento altrettanto deciso dei livelli misurati in allevamento dei benessere animale.