Skip to content Skip to footer

Zootecnia rigenerativa, se la conosci puoi farla

Si svolgerà l’11 giugno prossimo, per l’intera giornata, presso l’Azienda Agricola Il Gigante di Baiso (Reggio Emilia) il primo di quattro corsi sulla Zootecnica Rigenerativa promossi dal CREA in collaborazione con EIT Food.

Obiettivo: fornire strumenti teorico-pratici ed esempi concreti per l’avviamento e la gestione di allevamenti su pascolo.

Gli eventi sono completamente gratuiti, grazie al finanziamento di EIT Food e CREA.

In questo corso si parlerà in particolare di produzione di latte, sia di bovini che ovicaprini, collegandola comunque a una catena di foraggiamento, prima vera impellenza di ogni azienda pascoliva. Sarà poi approfondita la logistica del latte all’aperto: dalle strutture di mungitura alla gestione routinaria in campo di animali in produzione.

L’Azienda Agricola Del Gigante, dove si terrà il corso, è un’azienda a produzione di latte da Parmigiano Reggiano con Vacche Rosse. Ubicata in appennino reggiano a circa 700 m di quota, ha una mandria di una quarantina di capi di cui 28 adulti, e la gestione ruota attorno all’alimentazione del bestiame a erba pascolata. Metodo di pascolamento, parti stagionali e genetica adattata sono tutti volti a incrementare la funzionalità del sistema.

Titolare dell’azienda e uno dei massimi esperti su questa tipologia di allevamento è Daniele Valcavi, che sarà con Davide Bocchicchio il relatore in questi corsi e che inquadra così l’argomento: “Il pascolo, inteso come fonte alimentare da rilevante a totale, soprattutto di animali in produzione di latte, non è un semplice razionamento, diventa un metodo di gestione che coinvolge tutti gli aspetti pratici della routine e programmazione aziendale. Il fatto di mandare gli animali all’alimento cambia infatti completamente i paradigmi della gestione confinata e impone che i vari rami aziendali siano in funzione di questo. Produrre latte a pascolo, insomma, è materia da approcciare con visione d’insieme se la si vuole calare con successo in un contesto aziendale”.

“Gli anelli della catena – continua Daniele Valcavi – devono lavorare coerentemente tra loro poiché gli interventi possibili in un ambiente esterno sono molto limitati, sia per ragioni pratico-logistiche che economiche. In questo senso se ormai c’è parecchia esperienza nel collegamento metodo di pascolo/risorsa vegetale, ci si è resi conto che la variabile animale rimane un tema oggi lacunoso per quel che riguarda l’alimentazione a erba pascolata. Ci si ferma alla macrodivisione tra razze autoctone e specializzate, dove si sintetizza da un lato in bassa produzione e basse esigenze e dall’altro in alta produzione e alte esigenze. Le prime quindi sarebbero adatte al pascolo (definito genericamente estensivo) e le seconde alla stalla. Le cose nella realtà sono molto più complesse di una qualsiasi banalizzazione poiché, partendo dal pascolo, deve comunque sempre essere garantito un flusso di cassa in entrata in grado di far ‘girare’ un’azienda”.

“Questo corso – conclude Daniele Valcavi – vuole essere quindi un primo passo per colmare questo “buco”, cercando di focalizzare le caratteristiche fisiche del singolo animale rispetto alla razza in sé e di contestualizzarle a un sistema a pascolo che comunque cambia da azienda ad azienda. Si cercherà di fornire qualche strumento di base perché l’allevatore diventi più consapevole della parte genetica/animale della sua azienda e sia in grado attivamente di contestualizzarla alla sua realtà. Questo perché anche la variabile animale deve essere coerente con le altre del sistema pascolo se si vuole che esso abbia successo”.

Per il programma e le note sui relatori clicca qui.

Per l’iscrizione invece clicca qui (verrai contattato se l’iscrizione è andata a buon fine).

Attenzione! Il corso è a numero chiuso con ancora pochi posti disponibili: se sei interessato affrettati.