Dietro ogni grande formaggio c’è sempre un grande foraggio. Non è proprio questo il detto, ma può essere adattato anche per chi fa latte da Parmigiano Reggiano.
Anzi, soprattutto per chi fa latte da Parmigiano Reggiano.
Per tante ragioni: la prima è che per sopperire alle necessità nutrizionali di vacche sempre più produttive senza ulteriormente alzare le quantità di concentrati (già al limite) la sola via è quella della qualità del foraggio.
Più foraggi di qualità in razione significano una stalla più efficiente, con bovine più sane, più longeve, con più benessere e quindi una minore necessità di intervenire con farmaci. Infine, ma non certo ultimo per importanza, c’è il fatto ambientale: il legame tra formaggio e territorio pass inevitabilmente dal foraggio.
Di tutto ciò si parlerà il prossimo 10 aprile, presso la sede del Consorzio in via Kennedy a Reggio Emilia, nel seminario organizzato in collaborazione con Lasco, di cui potete scaricare la locandina a fondo pagina.
Il prof. Andrea Formigoni tratterà l’effetto della qualità del fieno sulla produttività della vacca, mentre Christoph Hellweger di Lasco illustrerà l’evoluzione delle tecniche di fienagione.
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